Israel-Premier Tech, Chris Froome: “Guardo alle corse a tappe di una settimana, vediamo se riesco a stare con i migliori”

Chris Froome sarà uno dei corridori cui guardare con maggiore curiosità nel Tour Down Under 2023 che sta per iniziare. Il britannico, vincitore in carriera di quattro Tour de France, nella scorsa stagione ha fatto vedere qualche progresso rispetto alle annate precedenti, condizionate dal grave incidente avuto nel 2019. Il portacolori della Israel-Premier Tech ha peraltro ricevuto una buona notizia per il prosieguo della stagione, visto che la sua squadra figura tra quelle invitate per partecipare proprio al Tour: “assorbita” così la recente retrocessione patita dal livello WorldTour a quello Professional.

Froome al Tour de France ci pensa ancora: “Dato che abbiamo ricevuto la WildCard, il piano è quello di esserci – le parole del britannico raccolte da VeloNews – Indubbiamente sarà più facile programmare le cose. Anche per la squadra, pur non essendo nel WorldTour, ci sentiamo comunque da WorldTour. Per quel che mi riguarda, inizierò puntando alle corse a tappe di una settimana. Proverò a vedere se riuscirò a stare con i migliori della classifica in gare come Parigi-Nizza, Giro del Delfinato o Giro di Svizzera. È un passo naturale, mi piacerebbe riuscire a riprendere il discorso al livello cui ero riuscito a tornare a fine 2022″.

Il corridore della Israel-Premier Tech, 37 anni, sottolinea una cosa: “Non ho alcun piano di ritiro alla fine di questa stagione – le considerazioni di Froome – Voglio ancora ottenere il massimo possibile dalla condizione in cui mi trovo. Mi sento come mi fosse stata data una seconda opportunità. Se avessi dovuto chiudere la mia carriera, mi sarei sentito con ancora tantissimo da dare. Per ora, pedalare mi dà ancora un grande piacere”.

Froome ha comunque avuto un nuovo problema avvicinandosi al 2023: “Ho avuto di nuovo il Covid e ho dovuto interrompere per qualche giorno gli allenamenti. Ma non è stato nulla a che vedere con quello che ho avuto la scorsa estate: i sintomi erano molto meno forti e sono riuscito a riprendere a pedalare dopo meno di una settimana. Il mio calendario? Per ora posso dire che farò il Down Under e poi la Cadel Evans Great Ocean Road Race. In tutto resterò in Australia per cinque settimane, voglio usare questo periodo e le condizioni meteo favorevoli per fare più chilometri possibili. L’idea è portare tutto questo lavoro, poi, nelle gare europee”.

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